Una chiesa vittoriana, in mattoni, divenuta poi centrale elettrica, centro del quartiere, poi fabbrica di scarpe, diventa la sede di un grosso studio di ingegneria con sedi anche a Hong Kong e Kuala Lumpur. Il progetto è partito dal collegamento tra i due piani, inizialmente visibile solo dall’esterno. Il lavoro è iniziato con il restauro dell’edificio e con la apertura di molte finestre al posto di nicchie che le simulavano. La scala curva che collega i due livelli attraversa due setti murari che divengono il supporto per una balconata a ferro di cavallo. La balconata gira intorno ad un doppio volume vuoto, che è a sua volta la proiezione del lucernario centrale che determinerà completamente l’illuminazione del piano terreno.