Lo spettacolo, diretto da Massimo Navone, è ambientato nel vecchio ufficio dell’Astorina, la casa editrice milanese dove è stato concepito il fumetto di Diabolik.
In un’atmosfera Hopperiana, in cui un apparente scialbo evento quotidiano raggiunge una dimensione surreale, il lato umano di Diabolik irrompe nella realtà di una delle sue creatrici, rivendicando la propria autonomia e quella del suo futuro insieme ad Eva Kant.